Bandiere della comunità LGBTIQAPK+: tutti i significati e le varianti

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Bandiere Arcobaleno

Prima bandiera arcobaleno creata nel 1978 da Gilbert Baker.
Utilizzata durante una manifestazione per la prima volta in assoluto da Harvey Milk. Cambiata nel tempo, perché il fucsia era di difficile produzione, dato che i colori dell’arcobaleno originari sono 7 e i tessuti erano così preimpostati, e poi negli anni anche l’azzurro è stato eliminato per motivi pratici, ma ancora oggi viene utilizzata in manifestazioni particolarmente legate alla storia del movimento.
Bandiera arcobaleno classica a 6 colori dal 1979.
La bandiera arcobaleno a 6 colori è divenuta la bandiera più comune e la più usata. Dopo aver rimosso dalla bandiera a 8 colori il fucsia, si decise di dividere la bandiera in due per mettere su una strada di San Francisco tre colori su un lato e gli altri sull’altro lato. Dato che i colori erano dispari, si tolse il turchese e si fece diventare il blu scuro più chiaro per rendere tutto più uniforme.
Bandiera arcobaleno “Philadelphia People Of Color Inclusive Flag” del 2017.
Dopo diversi episodi di razzismo nei confronti della comunità nera di Philadelphia, il municipio decise di includere due nuovi colori per rappresentare anche le persone di colore appartenenti alla comunità LGBTIQAPK+.
Progress Pride Flag, creata da Daniel Quasar con un progetto su Kickstarter.
Questa è la nuova versione della bandiera arcobaleno nata a seguito delle manifestazioni del Black Life Matters: include sia il nero e il marrone, in riconoscimento delle persone di colore, che i tre colori bianco, rosa e azzurro della bandiera trans.
Questa è l’ultima bandiera creata nel 2021 da Intersex Equality Rights UK.
Questa bandiera vuole essere ancora più inclusiva inserendo anche i colori della bandiera intersex.

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Bandiere Lesbo

Nota importante: non esiste una bandiera ufficiale e totalitaria della comunità lesbica. Questo perché la comunità lesbica ha realizzato una rappresentanza per ogni tipologia di espressione.

Prima bandiera lesbo ad essere esibita e la più sventolata degli ultimi anni.
Le sfumature di colori rosa, bianco e viola vogliono rappresentare tutta la comunità lesbica.
Proprio a causa dei colori, una parte della comunità non si riconosce in questa bandiera, attribuendola solo alle “Femme”.
Nel 2010 la designer Natalie McCray ha creato una variante della bandiera tradizionale della comunità lesbica mettendo nell’angolo in alto a sinistra un disegno che raffigura delle labbra con del rossetto. Questa versione è stata attribuita alle lesbiche “Lipstick”.
Questa bandiera, però, non è molto accolta da tutta la comunità lesbica. Soprattutto a causa delle affermazioni discriminatorie della designer, scritte sui social, sono poche le lesbiche che accettano questa bandiera. Inoltre, non tutte si sentono rappresentate.
Questa bandiera è stata disegnata per rappresentare le lesbiche “Butch” e “Tomboy”.
Questa si differenzia dalle precedenti bandiere dell’orgoglio lesbico per lo schema di colori sfumati nelle varie tonalità di blu, che tradizionalmente rappresentano lo spettro della mascolinità.
La tonalità più chiara tendente al bianco sta a indicare il genere femminile.
Il simbolo saffico di questa bandiera, riconducibile all’antica Grecia, fu creato nel 1999 dal graphic designer Sean Campbell: la làbrys, l’ascia a doppia testa (simbolo del potere minoico), associata alle Amazzoni.
Viene riconosciuta come bandiera ufficiale del movimento soprattutto dalle “Chapstick”, in quanto vista come neutrale dal punto di vista della femminilità o mascolinità della donna lesbica.
Negli anni ’70 le lesbiche adottarono questo logo come simbolo dei loro movimenti di orgoglio e visibilità.
All’interno di questa bandiera è raffigurato anche il triangolo nero, fatto indossare alle donne lesbiche nei campi di concentramento nazisti per identificarle.

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Bandiera Bisessualə

La bandiera venne creata da Michal Page nel 1998, ispirato dal vecchio simbolo della bisessualità, chiamato “biangles” (due triangoli, uno rosa e un blu, che incrociandosi si trasformano in uno lavanda), e rappresenta la comunità bisessuale utilizzando i colori stereotipati del genere maschile e del genere femminile, quali il blu e il rosa, che fondendosi nel mezzo creano il color lavanda.

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Bandiera Bear Pride (o Ursina)

La bandiera ursina, anche conosciuta come International Bear Brotherhood Flag, fu ideata nel 1995 da Craig Byrnes con lo scopo di essere un simbolo inclusivo che potesse celebrare i tratti distintivi della cultura bear, ovvero le caratteristiche sessuali secondarie come peli, barba e corpo.
I colori della bandiera contemplano sia i diversi colori della pelle umana delle diverse etnie (quindi marrone scuro per gli uomini di colore, marrone chiaro per i mulatti, beige per gli asiatici e rosa per i caucasici), sia i colori del manto del pelo degli orsi legati all’età anagrafica della persona (quindi nero, grigio e bianco).

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Bandiere Trans(sessualə/gender)

Questa bandiera è stata creata da Monica Helms, donna trans, nel 1999 e fu usata per la prima volta al Pride di Phoenix. L’azzurro e il rosa rappresentano i colori stereotipati attribuiti ai bambini e alle bambine ed entrambi culminano nel mezzo bianco, simbolo di chi sta effettuando una transizione o di chi ha un genere neutro, nessun genere o di chi è intersex. Questa è considerata la bandiera ufficiale della comunità T.
La Trans Flag della canadese Michelle Lindsay è costituita da due strisce: una rosa, che rappresenta le donne, e una blu, che rappresenta gli uomini. Le strisce si uniscono al centro a rappresentare i vasti orizzonti della comunità trans* nel mondo.
Al centro della bandiera c’è il logo della comunità trans (disegnato da Holly Baswell), formato da un cerchio da cui sporgono tre forme: verso destra la freccia (simbolo del genere maschile), in basso una croce (simbolo del genere femminile), a sinistra una freccia barrata (che simboleggia la combinazione tra croce e freccia, cioè l’unione dei due generi in un unico simbolo).
La bandiera di Jennifer Pellinen vuole rappresentare i percorsi di transizione FtoM e MtoF: presenta cinque strisce colorate che mostrano la trasformazione dei colori rosa (tradizionalmente attribuito al genere femminile) e blu (tradizionalmente attribuito al genere maschile) al loro “opposto”. Se osservata dall’alto verso il basso si ottiene la trasmutazione del rosa in blu (a simboleggiare il percorso FtoM – Female to Male), mentre dal basso verso l’alto, si ottiene la trasmutazione del blu al rosa (a simboleggiare il percorso MtoF – Male to Female).

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Bandiera Non Binary

Creata dall’attivista Kye Rowan nel 2014.
Ogni striscia rappresenta parte della gamma di identità non binarie:
– il giallo sta per identificare che si è al di fuori del binario di genere maschile e femminile;
– il bianco è per le persone non binarie che abbracciano più di un’identità di genere;
– il viola è di nuovo un mix di generi maschili e femminili;
– il nero sta per essere agender.

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Bandiera Asessualə

La bandiera asessualə fu creata nel 2010 a seguito della proposta del gruppo AVEN (Asexual Visibility and Education Network) di creare un simbolo per rappresentare l’asessualità nasce la bandiera dell’orgoglio asessuale ed è il frutto del risultato della votazione online.
Composta da quattro strisce orizzontali (dall’alto verso il basso: nero, grigio, bianco e viola) e rappresenta l’asessualità e le varie sotto-categorie della stessa (come greysexual, demisessualità, aromanticità, etc.).
La striscia nera rappresenta l’asessualità, la striscia grigia rappresenta l’area grigia tra sessualità e asessualità, la striscia bianca rappresenta la sessualità e quella viola la comunità asessualə e le sue affiliazioni.

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Bandiera Agender

Fu creata da Salem Fontana su Tumblr nel 2015.
La bandiera agender è per tutti coloro che rifiutano l’idea di avere un’identità di genere, ma anche per chi ha altri tipi di identità di genere non binaria.
Nella bandiera sono stati volutamente esclusi i colori stereotipati dei generi binari femminile e maschile. Sono stati quindi usati i seguenti colori per simboleggiare i seguenti significati: il nero, che rappresenta coloro che non hanno alcuna identità di genere; il grigio, indica le persone di genere neutro; il bianco, che rappresenta l’insieme di tutti i generi; il verde, che indica il non-binarismo in generale.

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Bandiera Aromanticə

La bandiera per l’aromanticità si ritiene derivi da quella per l’asessualità, in quanto spesso il primo venga considerato sotto-categoria del secondo, ma la differenza nelle bandiere è che quella asessualə usa il viola per rappresentare la mancanza di attrazione sessuale, cosa che l’aromanticə invece potrebbero avere, mentre quella aromanticə usa il verde per celebrare tutte le persone che vivono senza un’attrazione romantica (ma che potrebbero comunque avere un’attrazione sessuale fisica).

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Bandiera Ally

Si pensa che la bandiera dell’alleanza etero risalga alla fine degli anni 2000.
Le strisce bianche e nere rappresentano l’orientamento eterosessuale.
L’arcobaleno a forma di A rappresenta i due concetti di “alleato” e “attivista”, ruoli che permettono alla persona etero-cis di contribuire al progresso dei diritti in favore dell’inclusione della comunità LGBTIQAPK+.

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Bandiera Pansessualə

Questa bandiera fu creata nel 2010 per rappresentare le persone pansessualə, utilizzando questi tre colori: rosa per il genere femminile, blu per il genere maschile e giallo per tutti i generi non binari e non definiti.

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